Trasmettitore di distanza ad ultrasuoni, campo di misura 300…3.500 mm, angolo di puntamento 8°, risposta 400 ms, uscita 4-20 mA, alimentazione +15…30 Vdc, uscita connettore o cavo 2 m.
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Sensori di posizione ad Ultrasuoni
Sensori di posizione ad Ultrasuoni
Sensori di posizione a ultrasuoni per tutte le applicazioni di misura della posizione in modalità contactless.
Trasmettitore di distanza ad ultrasuoni, campo di misura 80...1.600 mm, angolo di puntamento 8°, risposta 130 ms, uscita 10V / 4-20mA, alimentazione +15...30 Vdc, uscita connettore o cavo 2 m.
Sensore di distanza ad ultrasuoni EHEDG, campo di misura 150...800 mm, risposta in frequenza 140 KHz, uscita +10V / 4-20 mA, alimentazione +24 Vdc, grado di protezione IP68, uscita cavo.
Sensore di distanza a ultrasuoni per applicazioni dinamiche in ambienti esterni, campo di misura 25...250 mm, uscita 0...10 V, alimentazione +12...30 Vdc, protezione IP67, con connettore
Cosa sono i sensori di posizione a ultrasuoni
I sensori di posizione ad ultrasuoni sono dei trasduttori che permettono la rilevazione della posizione di oggetti di qualsiasi tipo, inclusi quelli trasparenti. Si tratta di una tecnologia completamente contactless, il che riduce le esigenze di manutenzione e permette l’impiego anche in ambienti difficili o ostili; le caratteristiche degli ultrasuoni ne permettono poi l’impiego anche in presenza di molti riflessi o alti livelli di polvere.
Come funzionano i sensori di posizione a ultrasuoni
Un trasduttore di posizione a ultrasuoni si basa sul principio del tempo di volo. Il sensore emette onde sonore di frequenza superiore ai 20.000 Hz, generando onde per la compressione delle molecole d’aria; quando queste, riflesse dall’oggetto da rilevare, tornano a colpire la superficie del sensore stesso, il calcolo del tempo intercorso fra l’emissione e il ritorno permette di derivare facilmente la distanza percorsa, e determinare quindi la posizione effettiva dell’oggetto in questione.
Le applicazioni dei sensori di posizione a ultrasuoni
Il punto di forza determinante della rilevazione di posizione tramite ultrasuoni è l’indipendenza dal contatto, dal colore, dalla trasparenza, dalla riflettività e dalla lucentezza dell’oggetto in questione; oltre a questo, come si accennava prima, i sensori di posizione ad ultrasuoni funzionano anche in presenza di nebbia, sporcizia, polvere, o forte umidità – tutti ambiti nei quali altri tipi di sensore, come quelli ottici, soffrono invece di forte imprecisione.
Fra le applicazioni più comuni c’è quindi il rilevamento della posizione di oggetti trasparenti, oppure metallici, anche di piccole dimensioni: ne sono un esempio i blister o i contenitori di plastica utilizzati nell’imballaggio e nell’industria alimentare. I sensori di posizione ad ultrasuoni sono invece inadatti alla rilevazione di bersagli morbidi o di superficie irregolare, e sono molto sensibili ai disturbi sonori e alla temperatura, oltre che più lenti rispetto a quelli ottici.